Hai mai pensato a cosa succede se qualcuno registra il dominio con il nome della tua azienda, prima che tu lo faccia? Il rischio non è solo economico: potresti perdere clienti, reputazione, e persino diritti legali sul tuo stesso nome.
Il domain grabbing è una pratica sempre più diffusa che consiste nella registrazione di nomi di dominio internet corrispondenti a marchi, nomi aziendali o personali, con l’obiettivo di trarne vantaggi economici o strategici. Spesso questi domini vengono poi messi in vendita a prezzi esorbitanti, oppure utilizzati per deviare traffico, creare confusione o danneggiare la reputazione del legittimo titolare del nome.
Questo fenomeno è diventato particolarmente insidioso in un’epoca in cui la presenza online è parte integrante dell’identità aziendale. Per molte imprese, il nome del dominio è un asset strategico: rappresenta il primo punto di contatto con clienti, partner e investitori. Perdere il controllo su questo elemento può significare danni seri e, in certi casi, irreparabili. Dal punto di vista giuridico, quando il domain grabbing coinvolge marchi registrati o nomi distintivi già noti sul mercato, si può configurare come cybersquatting, cioè un comportamento abusivo che viola il diritto di marchio, la concorrenza leale e le norme sulla tutela della reputazione commerciale. Il diritto italiano e quello europeo riconoscono diverse tutele contro queste pratiche, ma non sempre è semplice o immediato farle valere.
Tuttavia, non basta avere un diritto astratto: bisogna anche dimostrare che il dominio sia stato registrato in malafede, senza un legittimo interesse da parte del soggetto che lo detiene, e con lo scopo di trarre un indebito vantaggio. In molti casi, le controversie vengono risolte tramite arbitrati veloci (come la procedura UDRP dell’ICANN), ma occorrono strategia, prove e un approccio legale strutturato.
Non va poi sottovalutato un ulteriore livello di rischio: la sicurezza digitale. Molti domini vengono sottratti non tanto per dolo quanto per negligenza. Password deboli, mancati rinnovi, hosting non sicuri e mancanza di monitoraggio espongono anche domini già legittimamente registrati a furti o perdite improvvise.
Il domain grabbing è anche un segnale: chi lo pratica punta a sfruttare il vuoto di protezione legale lasciato dalle imprese. Non si tratta solo di evitare un danno, ma di dimostrare autorevolezza e controllo sulla propria identità.
Registrare in anticipo i domini strategici, monitorare quelli simili già registrati da terzi e attivare alert automatici è il primo passo per proteggere la tua identità digitale.