Immagina di aver investito tempo e risorse in una campagna di marketing basata su dati utente profilati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Il ritorno è ottimo, ma poi arriva una sanzione da milioni di euro per violazione del GDPR. Fantascienza? No, è la realtà giuridica che aziende come la tua devono affrontare ogni giorno.
L’intelligenza artificiale ha rivoluzionato il marketing, rendendo le campagne sempre più precise, predittive ed efficaci. Ma ogni innovazione porta con sé anche nuove responsabilità. Usare l’IA per profilare gli utenti senza un quadro giuridico chiaro è come guidare un’auto da corsa senza freni: potente, ma pericolosa. Quando un’azienda utilizza sistemi di IA per analizzare comportamenti online, abitudini d’acquisto o interazioni digitali, spesso entra in un’area grigia del GDPR. Non basta dire “accetto i cookie”. Il consenso deve essere esplicito, informato, documentabile. E soprattutto: l’utente deve sapere se i suoi dati vengono usati per generare decisioni automatizzate che lo riguardano.
Il caso Clearview AI è emblematico: 20 milioni di euro di multa per aver profilato milioni di persone senza consenso, senza DPIA (valutazione d’impatto sulla protezione dei dati), senza trasparenza. Un precedente che dovrebbe far riflettere ogni manager, ogni startup, ogni professionista. In questo contesto, la DPIA diventa uno strumento non facoltativo, ma necessario. Serve a prevenire, mitigare, documentare i rischi legati al trattamento automatizzato. E può rappresentare una linea di difesa solida in caso di controlli o contestazioni.
Il nuovo Regolamento europeo sull’IA, entrato in vigore nel 2024, rafforza questo quadro. Stabilisce divieti netti (come il social scoring) e introduce un sistema di classificazione del rischio per ogni applicazione IA. Se la tua azienda utilizza o intende utilizzare sistemi predittivi per il marketing, devi verificare se rientrano tra quelli ad “alto rischio” e adeguarti.
Non si tratta solo di evitare sanzioni. Si tratta di reputazione, fiducia, competitività. I consumatori sono sempre più attenti alla privacy. Un brand che dimostra trasparenza e rispetto delle regole costruisce valore nel tempo.
Cosa puoi fare? Chiedi sempre il consenso in modo chiaro. Verifica che i tuoi fornitori IA siano conformi al GDPR e all’AI Act. Redigi una DPIA. Consulta un esperto legale prima di attivare nuove automazioni.
Hai già verificato se la tua strategia di marketing è conforme al GDPR e all’AI Act?